La “Quarantena dei Capitani”, Sofia Taddei (Under 15): “Guardo “La Casa di Carta” e aspetto con ansia di poter tornare in palestra”
La società Suncini Ariosto Ferrara prosegue nelle interviste ai capitani delle proprie selezioni giovanili, approfittando di questo periodo di astinenza dalla pallamano giocata, al fine di conoscere meglio i volti delle ragazze che tengono alto il nostro nome, in tutte le categorie che vedono le nostre squadre impegnate. E’ il turno di Sofia Taddei, capitana delle squadre Under 15.
Come stai vivendo questa quarantena forzata? Come passi le tue giornate?
“Questa quarantena la sto passando, credo, come molte altre persone. Ho imparato a cucinare tante nuove cose, ho fatto tante lezioni online e ho preso il sole: in poche parole ho cercato di non stare mai ferma perché non è nella mia personalità stare in casa a non fare nulla. Il fare qualcosa è stata la chiave per tenere la mente impegnata in questi giorni”.
Quanto ti manca il campo e il poter condividere allenamenti e gare assieme alle tue compagne di squadra?
“Il campo mi manca davvero tanto: lo sport e la pallamano sono sempre stati il mio sfogo. Non andare più in campo a sudare ed a concentrarmi per migliorare mi manca sul serio. Mi mancano inoltre le mie compagne di squadra. Il gruppo che abbiamo creato è davvero speciale: siamo tutte unite e insieme stiamo bene, ridendo e scherzando continuamente: devo dire che questo è uno dei pregi principali dello sport: legare con altre persone”
Come ti stai mantenendo in forma? Che tipo di allenamento stai seguendo e che stile di alimentazione hai applicato?
“Non essendoci la possibilità di allenarmi in palestra, mi alleno a casa: faccio allenamento online con la squadra, a volte mi alleno anche per conto mio al fine di mantenermi ancora più in forma. Cerco anche di evitare merendine e dolci vari, ma purtroppo la tentazione a volte è più forte del volere. Sono diventata abbastanza brava a controllare cosa mangio e quanto mangio.”
Pensi cambierà qualcosa nel mondo della pallamano dopo questa emergenza?
“Di certo sarà complesso riprendere alcune abitudini. Tuttavia credo che ritroveremo aumentata ulteriormente la voglia di giocare a pallamano: ritengo le giocatrici nè capiranno pienamente il suo valore e penso non si staccheranno più dal pallone. Penso e spero che, grazie a tutto quello che sta succedendo, i giocatori e le giocatrici non ricorreranno più a nessuna scusa per saltare un allenamento, dando pieno valore di uno sport così bello”.
Sei rimasta in contatto con le tue compagne di squadra? Se si, come ci sentite (con quale applicazione)
“Con le mie compagne di squadra mi sento quotidianamente: abbiamo un gruppo whatsapp nel quale siamo solite scriverci e scherzare assieme. A volte ci menzioniamo nelle storie di instagram: a dire il vero non risulta difficile, al giorno d’oggi, comunicare e direi per fortuna”.
Quando non ti alleni come impegni il tempo? Hai un libro o una serie tv da consigliare ai nostri tifosi?
“Io al momento sono attaccata al computer in ogni “buco” della giornata a mia disposizione. Sto guardando una serie, denominata “La Casa di Carta”: devo dire che la trovo un capolavoro di serie. La trovo fatta benissimo e la storia è veramente coinvolgente, la consiglierei a chiunque.”
La partita che in carriera non potresti mai dimenticare e perchè?
“La partita che non posso dimenticare l’ho giocata a Misano, due anni fa. Affrontavamo il Faenza, squadra con la quale non avevamo mai vinto prima, e ci stavamo giocando la finale terzo-quarto posto. La gara fu molto equilibrata, caratterizzata da un continuo ribaltamento di fronte. Sul finire del match, con la gara ancora in equilibrio, sono stata lanciata in contropiede… riuscendo a rimanere fredda ed a segnare la rete del decisivo sorpasso. Grazie ad un grande sforzo di squadra abbiamo poi vinto quel match, aumentando notevolmente la convinzione nei nostri mezzi”.
Un Gol o una giocata che ricordi con particolare affetto e perchè?
“Un gol che per me è davvero importante l’ho realizzato con la squadra regionale, la scorsa stagione (2018-2019). Eravamo in Piemonte, ed era il primo raduno con le altre regioni: pur giocando in posizione di ala destra, un ruolo a me non convenzionale, sono riuscita ad andare in gol contro la Rappresentativa della Toscana. E’ stata un’emozione incredibile. Uno stimolo incredibile nel cercare continuamente di migliorarmi, a livello tecnico e non solo”.