La società Suncini Ariosto Ferrara ci tiene a puntualizzare la propria posizione a seguito del comunicato emanato dalla Pallamano Oderzo, in data 26 Luglio, con titolo “A1F. Il mercato che non c’è”, del quale riportiamo qui sotto il testo integrale:
“Apprendiamo con stupore che, nonostante un accordo fra tutte le società italiane di serie A di NON fare mercato una contro l’altra, l’ex giocatrice di Oderzo, Marinela Panayotova è stata tesserata con l’Ariosto Ferrara. Auguriamo ogni bene alla giovane giocatrice, pur rammaricandoci che gli accordi, seppur verbali, vengono sempre puntualmente disattesi. Crediamo che per crescere, il movimento della Pallamano Femminile Italiana, dovrebbe rispettare un minimo di codice deontologico indispensabile per lo sport e, più in generale, per la vita”.
A seguito di quando pubblicato, Ariosto Ferrara puntualizza, nell’ordine che:
1- Non esiste nessun tipo accordo, stipulato e redatto fra le società del massimo campionato italiano femminile, che preveda di “non fare mercato l’una contro l’altra”. Come è giusto e logico che sia, ogni società del panorama della pallamano nostrana ha fatto il proprio mercato, compatibilmente al proprio budget, tentando di costruire il roster più competitivo possibile.
2- Volendo entrare nel merito, l’atleta è stata proposta e la società, interessata alle sue qualità ed intrigata dall’entusiasmo palesato da Marinela, ha avviato ordinarie trattative non essendo Panayatova vincolata contrattualmente con alcuna società.
3- Marilena Panayotova è un’atleta maggiorenne, adulta e priva di vincoli contrattuali che ha effettuato una libera scelta. Qualora vi fossero stati accordi verbali in essere con la sua ex società, non ne eravamo al corrente, ne la cosa può avere rilevanza sulla conduzione della trattativa poi conclusa con l’accordo ufficializzato nelle scorse giornate.
4- Rigettiamo la definizione di società che lavora ed opera con modalità contrarie a qualsiasi tipologia di codice deonotologico. Allo stesso modo, non ergendoci mai a giudici della benchè minima situazione, non accettiamo lezioni di vita da terzi. Siamo, come da tradizione quarantennale, lieti invece di ricevere consigli su come far crescere e prosperare un movimento, quello della pallamano, la cui tenuta non è sicuramente messa a repentaglio da una singola operazione di mercato, bensì da ben più alte e complesse incognite, acuite dall’incertezza economica “post lockdown”.